Perché abbiamo bisogno di un guru?

Perché abbiamo bisogno di un guru?

Lama Thubten Yeshe, fondatore dell’FPMT con Lama Zopa Rinpoche, è ricordato con affetto per la sua capacità di comunicare l’essenza degli insegnamenti buddhisti in un modo che continua a essere sempre attuale per gli studenti occidentali. Lama Yeshe ha offerto insegnamenti all’Istituto Lama Tzong Khapa, a Pomaia, nel 1977. Ecco un breve estratto da quell’insegnamento, pubblicato anche sulla rivista Mandala, nel giugno 2002.

Perché abbiamo bisogno di un guru? Perché per curare le nostre menti malate, abbiamo bisogno dell’aiuto di qualcuno che sappia come farlo. Poiché è estremamente difficile capire il funzionamento della mente, non possiamo fare a meno della guida di un esperto in questo campo.

Inoltre, ottenere la liberazione, o libertà interiore, non è una cosa semplice. Tutto ciò che abbiamo detto o fatto durante questo viaggio che chiamiamo vita ha avuto origine nella mente e, allo stesso modo, l’intero sentiero verso la liberazione e l’illuminazione dipende dalla nostra mente.

Tuttavia, se ripensiamo a tutte le esperienze che abbiamo fatto, quanto siamo davvero convinti che provengano dalla mente? Per capirlo veramente, abbiamo bisogno che ce lo spieghi qualcuno che possiede questo tipo di conoscenza. In altre parole, abbiamo bisogno di un guru.

Se ragioniamo in modo superficiale, probabilmente potremmo dire a noi stessi: “So che cosa voglio; so com’è la mia vita”. Potremmo pensare di saperlo, ma in realtà non lo sappiamo affatto. Per esempio, siamo convinti che l’inquinamento ambientale provenga dall’industria, ma da dove viene l’industria? È una creazione della mente umana. Allo stesso modo, tutta la confusione che c’è nel mondo, a livello sociale e individuale, è creata dalla mente. Se le persone potessero semplicemente impregnare la propria mente di pacifica tranquillità e amorevole gentilezza, nessuno dei problemi che ci affligge potrebbe presentarsi.

Per sviluppare la tranquillità pacifica della mente, dobbiamo adottare un metodo che conduca a questo risultato, ma visto che non lo conosciamo o non sappiamo come metterlo in pratica, abbiamo bisogno di un insegnante qualificato.

In generale, possiamo dire che esistono due tipi di guru: il guru relativo e il guru assoluto. Il guru assoluto è la saggezza onnisciente che è tutt’uno con la beatitudine; questa saggezza è il guru assoluto e per realizzarla dentro di noi, abbiamo bisogno di un guru relativo che ci mostri come fare.

Quindi, il guru non è necessariamente qualcosa di fisico, ma i principianti, chi non possiede molta conoscenza interiore, hanno sicuramente bisogno di un guru fisico. Dopo un po’ di tempo, quando avremo abbastanza fiducia e conoscenza di noi stessi per percorrere il cammino dell’illuminazione da soli, non avremo bisogno di essere sempre in presenza del nostro guru relativo. Fino ad allora, però, saremo come degli yo-yo: quando siamo vicini al nostro guru, la nostra mente è sottomessa, ma non appena ci allontaniamo, andiamo completamente fuori di testa. Ecco come siamo fatti.

In altre parole, il guru è l’antidoto alla mente confusa, a patto però sia il guru giusto. Un guru che esercita su di noi una cattiva influenza e ci crea più confusione e inquietudine è un falso guru; non è affatto un guru.

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