Nalanda

Anātman, ovvero “non-sé”

La parola sanscrita anātman, “non-sé” o “assenza di sé” o, più in generale, “insostanzialità” è il terzo dei “tre marchi” (trilaksanā) dell’esistenza, insieme all’impermanenza (anitya) e alla sofferenza (duḥkha). Questo concetto è una delle intuizioni chiave del Buddha ed è fondamentale per l’analisi buddhista della qualità composta, o composita, (saṃskṛta) dell’esistenza: poiché tutte le cose

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Meditazione sulla vacuità

Meditazione sulla vacuità di Jeffrey Hopkins è un’opera monumentale e fondamentale che esplora il cuore della filosofia buddhista tibetana, in particolare il concetto di śūnyatā o “vacuità”. Pubblicato per la prima volta nel 1983, questo libro è considerato una delle analisi più approfondite e dettagliate sul tema, fornendo sia una traduzione accurata sia un commentario

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Nalanda Gift Card

Cerchi un’idea regalo diversa? Vuoi fare un dono speciale dell’ultimo minuto? Pensi che il regalo perfetto sia quello che viene scelto da chi lo riceve? Ecco la proposta di Nalanda Edizioni!

Come funziona?

  • scegli l’importo del buono regalo e inserisci i dati della persona a cui vuoi mandarlo, personalizza il tuo messaggio
  • completa l’acquisto: il destinatario riceverà la sua Nalanda Gift Card direttamente nella sua casella email con un codice unico
  • per spendere il buono, basterà inserire il codice al momento del checkout per scalare l’importo dalla cifra da pagare: se il buono copre l’intero acquisto, si può confermare l’ordine, altrimenti si può scegliere un metodo di pagamento per il saldo
  • dal momento dell’acquisto, si ha un anno intero per spendere completamente l’importo, quindi c’è tutto il tempo per scegliere quali libri acquistare
  • si può utilizzare il buono anche in più acquisti finché l’importo della Nalanda Gift Card non è esaurito

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Torma: arte e spiritualità in pasta d’orzo

Le torma tibetane sono sculture tradizionali create principalmente da monaci, utilizzando farina d’orzo arrostito (tsampa), burro e altri ingredienti naturali. Vere e proprie opere d’arte non sono semplici elementi decorativi, ma rivestono un significato spirituale profondo all’interno delle pratiche religiose tibetane.  Le loro radici risalgono all’epoca pre-buddhista del Tibet, quando venivano usate nelle pratiche sciamaniche

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Mahasiddha: maestri di saggezza e potere spirituale

I Mahasiddha, termine sanscrito che significa “Grandi Realizzatori”, rappresentano una delle figure più affascinanti e misteriose del panorama spirituale indiano. Mistici, asceti e yogi, grazie alle loro pratiche spirituali avanzate, ottennero le siddhi ovvero poteri soprannaturali oltre all’illuminazione in una sola vita. La loro storia si intreccia con le tradizioni del Buddhismo tantrico e dell’Induismo

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